LA RIQUALIFICAZIONE DEL PORTICCIOLO DI SANT’ ERASMO : quando c’è la volontà politica tutto è possibile ma…
Sono quasi ultimati i lavori per la riqualificazione del porticciolo di Sant’Erasmo .
La gara era stata bandita nel marzo del 2018 e pochi mesi dopo, precisamente il 24/10/2018, il sito dell’Autorità di Sistema Portuale di Mare di Sicilia Occidentale pubblicò la notizia che finalmente era stata aggiudicata la gara per la riqualificazione del porticciolo di Sant’Erasmo a Palermo.
I lavori sono stati consegnati un mese dopo, precisamente il 30/11/ 2018, all’ associazione temporanea d’imprese con capogruppo “Ingegneria Costruzioni Colombrita”.
Erano bastati solo 9 mesi per bandire e assegnare l’appalto!
L’inaugurazione era prevista inizialmente a giugno ma è slittata, per qualche “inciampo burocratico”, al mese di settembre-ottobre..
Un progetto realizzato in tempo record ( meno di un anno) dall’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, sotto la guida del dott.. Pasqualino Monti, a dimostrazione che quando c’è la volontà politica tutto è possibile.
Purtroppo non tutto è andato nel verso giusto…
Nel progetto originale era previsto anche la demolizione del distributore di benzina, posto proprio d’avanti il porticciolo e che ne ostruisce la visione..
In questo spazio liberato, oltre a panchine e nuovi arredi urbani si sarebbe dovuto realizzare una pista ciclabile in modo di collegarla a quella del FORO ITALICO.
Ma purtroppo, il Comune che doveva far trasferire tale distributore, sembra “non si sia attivato in tempo”.
Nonostante le tante sollecitazioni il Comune non ha mai dato spiegazione sul motivo di tale “inattività”.
E così il progetto è stato modificato e ridimensionato e si sono persi alcuni mesi .
RIASSUMENDO : L’Autorità portuale del Presidente Monti, in meno di un anno ha bandito l’appalto, ha assegnato i lavori e ha fatto completare l’opera mentre il Comune di Palermo in un anno non è stato capace di far spostare un…… distributore di benzina che costituisce un vero obbrobrio .
E così questo distributore rimarrà al suo posto ostruendo la visione non solo del mare ma di tutto lo stupendo golfo di Palermo. Un vero obbrobrio.
COMPLIMENTI !!!
Il Coordinatore del Comitato per la rinascita della costa e del mare, l’avv. Carlo Pezzino Rao, ha dichiarato :
“Questo dovrebbe essere l’inizio di una riqualificazione di tutto il Foro Italico, oggi molto trascurato e in un sostanziale abbandono. Si dovrà iniziare con lo spostamento in luoghi idonei di alcuni ambulanti abusivi che ormai permanentemente vi stazionano, benché la legge lo vieti.
Quindi presenteremo una richiesta ufficiale al Comune con cui già abbiamo iniziato una interlocuzione informale.
La riqualificazione comprenderà anche la piazza Tonnarazza, antistante il porticciolo di Sant’Erasmo, dove insistono diverse piccole costruzioni abusive che dovranno essere dismesse, unitamente a distributori di carburanti, per far posto, così come previsto dall’attuale Piano regolatore, ad un giardino”.
Di ciò che “annuncia” il Comune ormai abbiamo capito che non bisogna tener conto. Per esempio nel lontano 2015 l’ex assessore Gini annunciò un progetto del Comune per la “riqualificazione” del Porticciolo di Sant’ Erasmo”.
Tale progetto prevedeva :” oltre la pulizia e bonifica, alcuni arredi e strutture per la fruizione pubblica con un’area giardino, un’area pavimentata ed un area a verde con installazioni scultoree- architettoniche nella ex porzione del piano di Sant’Erasmo a fianco del bastione settecentesco oggetto di interramenti successivi”
Era stato anche previsto l’installazione di un semaforo, ma naturalmente di tali progetti si sono….perse le tracce.
P.S. L’Avv. Pezzino Rao è troppo ottimista. Se il Comune non è stato capace in più di anno di far spostare un distributore di benzina, figuratevi se è in grado di demolire le varie costruzioni abusive e far spostare un altro distributore di carburanti presente a Piazza Tonnarazza!
Per fare questi interventi ci vuole autorevolezza e “volontà politica” e purtroppo il Comune di Palermo ……. ha altre priorità.
sta venendo bene. peccato per il distributore, magari si sposterà in un secondo tempo.
questo nuovo assetto ha messo in evidenza quanto sia orrendo lo stradone del mare, che divide la borgata di sant’erasmo dal suo porto. un bel po’ di camion e di macchine che sfrecciano a tutta velocità. sarebbe ora d’interrare tutta la strada, dall’oreto a piazza tredici vittime
Io direi dall’Oreto a piazza Giackery.
Per piazza Giackery ci sarebbe l’anello ferroviario in mezzo i piedi.
Comunque non credo sia un’opera così ciclopica. Il problema sarebbe come gestire il traffico durante i lavori ma sono due o tre Km con scavo a cielo aperto, imho un’impresa con gli attributi ce la farebbe in 3 anni.
E Palermo sarebbe un’altra città, magari sempre sporca ma Pan-ormus, una vera città sul mare, non è solo un problema di circolazione
l’hanno fatta in molte città nel continente, non in italia. i lungomari e lungofiumi sono tutti pedonali, e il traffico va in tunnel
Io direi dall’Oreto a Mondello, dalle Alpi alle Piramidi , dal Manzanarre al Reno.
Signori miei, a Palermo non si riescono a fare le cose facili, pensate se si riescono ad interrare chilometri di strada.
Con i ritmi di questa città, un’idea del genere, peraltro condivisibilissima, potrebbe vedere la luce quando i tempi saranno maturi, tra un’ottantina di anni.
Sarà bello … E’ tutto il resto del Foro Italico che è in condizioni pietose: mal tenuto, l’asfalto della strada di nuovo da rifare, marciapiedi rotti e tutto sotto gli occhi dei turisti, come sempre …povera Palermo!
per prima sorse la villa a mare, poi il palmeto. poi con l’ONU si fece il prato. l’ultimo capitolo fu italo rota, sotto cammarata. creò degli spazi aperti e panoramici, ma anche quelle orribili vasche in cui si accunula la spazzatura.
l’area della terrazza a mare è un bel posto, ma quel siepone di tamerici, dietro cui s’intravvedono materazzi, giacigli di fortuna e rifiuti, va eliminato. da un lato nasconde il giardino, dall’altro impedisce la vista del mare. va rifatto tutto il piano della villa, che è stato distrutto dalle radici dei ficus. spero che ci pensino, perché la villa a mare diventi una piacevole transizione fra la città e il mare di sant’erasmo, non una barriera.